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Se fossi un bravo copywriter, sarei milionario

Da sempre sostengo che, se fossi stato un bravo Copy, avrei fatto soldi a palate.

Purtroppo non sono nato con il dono della scrittura, per cui mi accontento di un reddito nella media e arranco come tutti; ma rimango dell’idea, che oggi, saper scrivere rimane uno dei veri vantaggi competitivi, che non tutti possono avere.

Fare il copy, viene spesso interpretato come lo scrivere per qualcuno, infatti abbiamo marketplace come Melascrivi e Scribox, che sono pieni di professionisti, che potrebbero ambire a molto di più, solo se lo volessero.

Quello che manca secondo me, è la consapevolezza di avere questo grande potenziale.

Guardando le SERP dei motori di ricerca, mi accorgo sempre più spesso, che i contenuti presenti nelle pagine che vengono offerte agli utenti, non sono affatto esaustive, ne in termini propri, ne se allargo la visuale sui vari hyperlink che trovo come approfondimenti esterni.

Sicuramente era tutto molto più nitido e funzionale fino a qualche anno fa, quando chi scriveva per il web lo faceva solo se effettivamente aveva qualcosa da dire ed era realmente competente, e di conseguenza autorevole, nella sua materia.

Il principio di autorevolezza, è stato troppo spesso associato alla posizione in Google. Ossia: “Se sei primo, o in top 3 su Google, allora vali.” CAZZATA!

Il posizionamento è figlio del valore. Se fai una pagina di qualità, se sei competente, allora sei autorevole. E’ questa la realtà.

Quindi, posso dire con estrema certezza, che molti dei risultati che oggi troviamo in Google, NON SONO AUTOREVOLI, ma non divaghiamo 🙂

Tornando al Copy, non intendo dire che chi lo fa, è una macchina da scrivere, che realizza solo e unicamente articoli, perchè anche qui c’è stato un bel fraintendimento.

Anni fa, quello che oggi viene interpretato come Copywriter, che è tutt’altro mestiere, veniva chiamato “Articolista”. Io stesso creai un corso proprio a riguardo almeno 10 anni fa, quando ancora scrivevo per Luca Oliverio di Comunitazione.

In quel corso, gratuito, spiegavo come un articolista avrebbe dovuto produrre un testo, al fine di poterlo rendere facilmente apprezzabile da Google, e purtroppo in molti mi diedero ascolto.. Iniziava la nuova era della contenutistica non per gli utenti, ma per i motori di ricerca.

Ci trovammo quindi di fronte a una serie di pagine tutte uguali, con i grassetti ovunque e le parole chiave ripetute un certo numero di volte. Con gli HTAG che venivano impinzati di correlate e di lunga coda. BASTA!

Si perché anche se sono passati 10 anni, continuo a vedere in giro lettori di quel mio corso. AH trovate testimonianza di quello che dico qui: https://www.xing.com/communities/posts/corsi-di-formazione-per-articolisti-1002429867

Fare il copy significa tante cose, e c’è chi sicuramente meglio di me ve lo saprebbe spiegare, tipo Valentina Falcinelli, che è secondo me una delle migliori che abbiamo in Italia.

Ma sicuramente non significa fare l’articolista, che sembra quasi un dispregiativo, ma così è.

Fare il copy, per me che faccio SEO, significa saper impaginare una Home, come lo fa Gianfranco Ruggeri, nel suo sito aziendale.

Significa produrre un Pay Off che funzioni, che parli ai clienti e che venda. Significa saper usare gli spazi del design, per rispettare la UX, ma dare allo stesso tempo all’utente, tutto quello di cui ha bisogno, in termini di chiarezza, immediatezza e trasparenza.

Insomma significa tante cose belle, ma che solo pochi, (nonostante ci siano alieni come Riccardo Esposito che, ogni santo giorno, nel proprio blog, spiegano il senso di essere Copywriter con passione e consapevolezza per le nuove generazioni) riescono a comprendere e ad applicare.

Ma dopo questa carrellata di persone che stimo profondamente, e che vi consiglio di seguire davvero, non solo perché li avete messi tra gli amici su Facebook, veniamo al vero punto del discorso.

Con l’avvento dei nuovi sistemi interpretativi da parte di Google, il machine learning, l’IA, la ricerca vocale, gli utenti di oggi si sentono sempre più liberi di cercare in modo del tutto inaspettato, o almeno differente rispetto a quanto ci insegnava Google fino a qualche tempo fa, esempio: “HOTEL ROMA”.

E ‘sti cazzi NOO? dice l’adolescente che al massimo partecipa ad una gara di chi scorre più rapidamente la bacheca di Instagram.

Quello viene attratto da un messaggio, da un’immagine, dal contenuto di un video (siamo arrivati a 6 secondi max.), dai colori, dalla dimensione, insomma da tutte cose che oggi sembrano essere il corrispondente dei 5 sensi, ma nel web, dove tatto, gusto e olfatto, non possono funzionare.

La vista invece funziona benissimo, per cui, se c’è una cosa a cui serve ancora, è proprio quella di percepire tutti questi segnali.

Un copy esperto, ma anche no, che è competente della sua materia, o che ha un metodo per acquisire informazioni e concetti in tempi rapidi e li sa rielaborare, oggi ha in mano il suo futuro, ma anche quello delle nuove generazioni.

Come dice Simone Bennati alias Bennaker, TU NON HAI INTERNET, TU SEI INTERNET, per cui devi anche avere la consapevolezza estrema, che quello che metti oggi li dentro, qualcuno lo leggerà, e potresti anche cambiargli la vita.

Ma d’altra parte, il Copy, può anche fare, e manco poco, del bene a se stesso. Usando i suoi strumenti del mestiere per creare soluzioni davvero potenti, come un blog, un sito che lavora con le affiliazioni, un progetto per la lead generation, un PBN per dare spazio ai link builder, una pagina Facebook con dei contenuti virali, un profilo Instagram che attiri l’attenzione e sappia raccontare una storia.

Quello di cui sono certo, è che se l’amico caro Alex Badalic, fosse ancora tra noi, ne avrebbe da insegnare a tutti quelli che oggi si attribuiscono super poteri che ammaliano Google e i Social.

Lui l’aveva vista lunga già nel 2008, quando io ero ancora incerto tra Linkedin e Xing, sul fatto che Facebook avrebbe accorpato tutto, diventando una piattaforma di comunicazione a 360 gradi.

E con questo ricordo commosso ad un amico, vi lascio ragionare su cosa volete fare da grandi, voi Copywriter di talento.

Il web era, è e sarà sempre nelle vostre mani.

copy, copywriter


Emanuele Tolomei

Sono un esperto di marketing e comunicazione digitale. Opero dal 2005, come formatore e responsabile di centinaia di progetti digitali personali e di altri imprenditori digitali. In questo sito, divulgo informazioni utili per chi oggi si trova di fronte a delle scelte importanti relative al digital marketing in relazione agli obiettivi aziendali e personali.

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